Il biancospino è un’erba medicinale che, se impiegata in farmaci antiaritmici, allevia la sensazione del tuffo a cuore. Tutti i rimedi
A chi non è capitato di sentire improvvisamente il cuore perdere i colpi e avere la sensazione che si sia fermato per un momento? Questo fenomeno viene definito “tuffo al cuore” ed è piuttosto comune: questi può sorgere da una forte emozione, come un piacevole incontro improvviso o uno spavento, ma anche in una situazione di normale quotidianità.
Il sintomo di per sé è innocuo, ma d’altra parte è fonte di ansia e di notevoli fastidi per chiunque ne soffre. Capiamo insieme cos’è il tuffo al cuore e tutti i possibili rimedi. Tra questi, il biancospino, un’erba medicinale che, se impiegata in alcuni farmaci antiaritmici, allevia la spiacevole sensazione del tuffo a cuore.
Il tuffo al cuore: cos’è
Il tuffo al cuore, o più propriamente “tonfo al cuore”, è un’espressione con un duplice significato: da una parte, rimanda ad un’emozione improvvisa (positiva o negativa) che incide particolarmente sul muscolo cardiaco; dall’altra, descrive uno stato di oggettiva irregolarità del battito. Un’anomalia cardiaca assolutamente benigna.
Tuffo al cuore e aritmia: sono la stessa cosa?
Tuffo al cuore e aritmia non sono la stessa cosa. Il tuffo al cuore è difatti un’irregolarità del tutto innocua, a differenza dell’aritmia o della tachicardia, che sono disturbi molto più evidenti e che prevedono un’attenta analisi da parte del cardiologo di fiducia. Se il tuffo al cuore, d’altra parte, diviene una sensazione spiacevole al punto da condizionare la vita del paziente, è comunque consigliabile rivolgersi ad un esperto.
A quale esame deve sottoporsi un paziente che soffre di tuffo al cuore?
E’ consigliabile sottoporsi all’elettrocardiogramma secondo Holter, attraverso cui è possibile stabilire il numero di battiti anomali e la loro natura. L’esame non è assolutamente invasivo. Si tratta infatti di un piccolo apparecchio, nello specifico un registratore a batterie, che si applica al torace del paziente per un periodo di tempo che varia da un giorno a una settimana.
Il tuffo al cuore e le altre malattie
Il tuffo al cuore può essere sintomo di altre malattie. Questo infatti, può determinarmi a causa di quelle che i medici definiscono spine irritative, ovvero, archi riflessi che interessano il sistema neurovegetativo. Le spine irritative possono partire dallo stomaco e dalla cistifellea, o essere provocate dall’ernia iatale. Il cuore batte irregolarmente, non in quanto malato, ma perché dalle viscere parte una spina irritativa, che fa scattare un battito prematuro, determinando così un’alterazione dei battiti cardiaci.
Quali sono i rimedi?
Il biancospino è uno dei rimedi naturali che può alleviare la fastidiosa sensazione del ‘tonfo al cuore’. Tale arbusto, così chiamato perché dotato di fiori bianchi e di spine, se impiegato come erba medicinale, aiuta a ridurre il fastidio.
Per combattere questo fenomeno è tuttavia necessario modificare il proprio stile di vita. Il tuffo al cuore infatti, e soprattutto il modo di percepirlo, dipende dall’emotività stessa del paziente: più questi è emotivo, e più avverte con maggiore frequenza e intensità, questo tipo di disturbo.
Per porre rimedio e allo stesso tempo prevenire il tuffo al cuore, è importante:
- Condurre una vita sana
- Riposare bene
- Praticare regolare attività fisica
- Evitare periodi di stress
- imitare il consumo di: caffè, tè, e alcol, poiché contengono sostanze eccitanti che possono compromettere la regolarità dei battiti cardiaci
- Smettere di fumare
Piccoli, grandi accorgimenti, dunque, che possono ristabilire la normale attività del nostro cuore e della nostra salute.