Controllo di pace-maker e defibrillatori impiantabili

Controllo e programmazione di pace-maker (PMK) e defibrillatori (ICD) impiantati, mediante testina telemetrica collegata ad un programmatore (Computer dotato di particolari ‘software’ applicativi) dedicato.

Esame non invasivo o pericoloso per il paziente, che consente di verificare il corretto funzionamento del dispositivo impiantato nonché di ottimizzarne i parametri elettrici impostati, in modo tale da migliorare la ‘performance’ cardiaca. E’ possibile inoltre accedere alla memoria storica del dispositivo, in modo tale da rilevare eventuali problemi aritmici pregressi.

Modalità Operativa

Il paziente viene fatto distendere sul lettino da visita con il torace scoperto ed in decubito supino.
Il paziente viene collegato ad un monitor ECG mediante quattro elettrodi adesivi applicati sulla superficie anteriore del torace del paziente e collegati al sistema di rilevazione elettrocardiografico di superficie.
In questo modo è possibile visualizzare e registrare ‘in diretta’ l’attività elettrica cardiaca durante le misurazioni effettuate.
L’esame avviene ponendo la testina telemetrica (rilevatrice) del programmatore (Personal Computer con installato un ‘software’ applicativo dedicato) in prossimità della sede di impianto del dispositivo.
L’interrogazione del PMK/ICD consente di accedere alla memoria solida immagazzinata al suo interno, e permette di verificare il suo corretto funzionamento.
Ad ogni interrogazione è poi possibile verificare l’adeguatezza terapeutica dei parametri clinici impostati nel precedente controllo, confermarli o eventualmente modificarli in modo tale da ottimizzare la gestione terapeutica da parte del medico.
I parametri principali che vengono analizzati ad ogni interrogazione sono rappresentati dalla misurazione della ‘sensibilità’ (indica la capacità dell’elettrodo di sentire correttamente l’attività spontanea del cuore), dello ‘slew-rate’ (indica la rapidità di insorgenza con la quale nasce il segnale elettrico), della ‘soglia di stimolazione (indica il valore in Volt con cui è necessario stimolare il cuore per avere una contrazione efficace) e dell’impedenza dell’elettrocatetere (indica la resistenza elettrica offerta dal circuito al passaggio di corrente, ed è espressa in Ohm).
Quindi, l’analisi e l’interpretazione di questi parametri ci consente di capire cosa fare per stimolare il cuore in modo efficace e costante, di evitare di stimolarlo quando non richiesto, di rispondere ad un aumento delle esigenze metaboliche (accrescendo la frequenza della depolarizzazione cardiaca) quando necessario e quando il cuore non è in grado di farlo da solo, ed infine di fornire informazioni sulla durata (livello di carica) delle batterie.
Si raccomanda di esibire il tesserino del portatore di PMK/ICD prima di ogni singolo controllo.

Strumenti ed attrezzature necessarie

Programmatori di pace-maker e defibrillatori dotati di software dedicati, Testine telemetriche dedicate, Elettrodi adesivi per ECG, Stampante dedicata, Display a LCD, ECG.

Controlli Funzionali

Controllare che i parametri bio-elettrici del dispositivo siano compresi nell’ambito di un ‘range’ fisiologico.

Apparecchiature Utilizzate

• Programmatore ‘Medtronic’ modello ‘Care-Link’ 2090 (s/n PKK 200452R)
• Programmatore ‘Boston Scientific’ modello Zoom-Latitude 3120 (s/n 051977)
• Programmatore ‘St. Jude Medical’ modello Merlin (s/n 12054169)
• Programmatore ‘Sorin/ELA Medical’ modello Orchestra (s/n BC 0204149 C)
• Programatore ‘Biotronik’ IS 3000 (s/n 44510826)

Locali di Esecuzione

L’esame viene svolto nei locali definiti in pianta:

• Studio Direzionale
• Studio Medico 1
• Studio Medico 3

Dichiarazioni

• Le apparecchiature citate sono appropriate in relazione all’attività clinica esercitata.
• I locali e gli impianti tecnologici destinati a tale attività sono appropriati sia all’uso delle suddette apparecchiature che all’attività sanitaria collegata.
• Non sono necessarie ulteriori attrezzature per esercitare suddetta attività.